martedì 25 agosto 2015

MODELLI E REPLICHE: SANT’ANNA E LA VERGINE BAMBINA. LUCA GIORDANO VS ELIA INTERGUGLIELMI.

SERGIO ALCAMO


Nel suo recente contributo sul pittore Elia Interguglielmi (1742-1834), inserito nel volume dedicato alla memoria della studiosa del Settecento siciliano Citti Siracusano, Gaetano Bongiovanni pubblicava una tela inedita raffigurante Sant’Anna e la Vergine bambina (fig. 1) custodita nella chiesa del Castello di Baida, frazione di Castellammare del Golfo, firmata “Interguglielmi Pinx 1807”[1].


Fig. 1 - Elia Interguglielmi, Sant’Anna e la Vergine bambina, 1807, tela, chiesa del Castello di Baida (Castellammare del Golfo), (da Bongiovanni 2012).

Lo studioso trovava che nel «volto di Sant’Anna segnato dagli anni con modalità ritrattistiche e soprattutto il richiamarsi alla pittura novellesca per quel modo di concepire la scena entro architetture che delimitano e al tempo stesso qualificano lo spazio sacro. Probabilmente l’Interguglielmi avrà avuto modo di focalizzare il Novelli tardo della Presentazione al tempio della chiesa di San Matteo e il Martirio di Sant’Eulalia di Gherardo Astorino, un tempo nella chiesa eponima e oggi esposto alla Galleria Regionale di Palermo»[2].
In realtà quell’opera è una replica con qualche minima variante dal quadro del medesimo soggetto di Luca Giordano, dipinto nel 1657 per la chiesa dell'Ascensione a Chiaia, quartiere di Napoli (fig.  2).




Fig. 2 - Luca Giordano, Sant'Anna e la Vergine Bambina, 1657, olio su tela, Chiesa dell'Ascensione a Chiaia (da http://www.napoligrafia.it/monumenti/chiese/monumentali/ascensione/ascensione01.htm).


Dell’Interguglielmi si è spesso scritto che è stato un pittore di nascita e formazione napoletana che si trasferì ben presto a Palermo.
Dal contributo di Erminia Scaglia sull’artista, inserito nello stesso volume del saggio di Bongiovanni, apprendiamo invece che molto probabilmente era di origini siciliane e che solo dal 1762 in avanti lo si incontra a Napoli[3].
È ipotizzabile che durante la sua permanenza in questa città abbia avuto modo di ammirare e studiare il dipinto di Luca Giordano.
Molto più probabile, invece, è che la tela dell’Interguglielmi sia stata studiata da un alto pittore locale, l’ericino Pietro Croce (1826-1900), che ne realizzerà una replica con alcune vistose varianti nota come La presentazione di Maria al tempio, datata 1882 e ora nel tesoro della chiesa Madre di Erice (M. Vitella, Il tesoro della Chiesa Madre di Erice, Trapani 2004, p. 16, fig. 2. Su Pietro Croce si veda: http://www.trapaninostra.it/Foto_Trapanesi/Didascalie/Croce_Pietro.htm).
Per un aggiornamento sui dati biografici e sulle opere dell’Interguglielmi si rinvia ai due citati saggi del Bongiovanni e della Scaglia.




[1] G. Bongiovanni, Nuovi contributi a Elia Interguglielmi, pp. 177-181, in Per Citti Siracusano. Studi sulla pittura del Settecento in Sicilia, a cura di G. Barbera, Messina 2012, p.179, fig. 4.
[2] Ivi, p. 179.
[3] E. Scaglia, Un riesame della prima formazione di Elia Interguglielmi alla luce di nuovi apporti documentari, in Per Citti Siracusano. Studi sulla pittura del Settecento in Sicilia, cit., pp. 171-176.

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