SERGIO ALCAMO
Nel suo recente
contributo sul pittore Elia Interguglielmi (1742-1834), inserito nel volume dedicato
alla memoria della studiosa del Settecento siciliano Citti Siracusano, Gaetano
Bongiovanni pubblicava una tela inedita raffigurante Sant’Anna e la Vergine bambina (fig. 1) custodita nella chiesa del Castello
di Baida, frazione di Castellammare del Golfo, firmata “Interguglielmi Pinx
1807”[1].
Fig. 1 - Elia Interguglielmi, Sant’Anna e la Vergine bambina, 1807, tela, chiesa del Castello di
Baida (Castellammare del Golfo), (da Bongiovanni 2012).
Lo studioso
trovava che nel «volto di Sant’Anna segnato dagli anni con modalità ritrattistiche
e soprattutto il richiamarsi alla pittura novellesca per quel modo di concepire
la scena entro architetture che delimitano e al tempo stesso qualificano lo
spazio sacro. Probabilmente l’Interguglielmi avrà avuto modo di focalizzare il
Novelli tardo della Presentazione al
tempio della chiesa di San Matteo e il Martirio
di Sant’Eulalia di Gherardo Astorino, un tempo nella chiesa eponima e oggi
esposto alla Galleria Regionale di Palermo»[2].
In realtà quell’opera
è una replica con qualche minima variante dal quadro del medesimo soggetto di
Luca Giordano, dipinto nel 1657 per la chiesa dell'Ascensione a Chiaia, quartiere
di Napoli (fig. 2).
Fig. 2 - Luca Giordano, Sant'Anna e la Vergine Bambina, 1657, olio su tela, Chiesa
dell'Ascensione a Chiaia (da http://www.napoligrafia.it/monumenti/chiese/monumentali/ascensione/ascensione01.htm).
Dell’Interguglielmi
si è spesso scritto che è stato un pittore di nascita e formazione napoletana
che si trasferì ben presto a Palermo.
Dal contributo
di Erminia Scaglia sull’artista, inserito nello stesso volume del saggio di
Bongiovanni, apprendiamo invece che molto probabilmente era di origini
siciliane e che solo dal 1762 in avanti lo si incontra a Napoli[3].
È ipotizzabile
che durante la sua permanenza in questa città abbia avuto modo di ammirare e studiare
il dipinto di Luca Giordano.
Molto più probabile, invece,
è che la tela dell’Interguglielmi sia stata studiata da un alto pittore locale,
l’ericino Pietro Croce (1826-1900), che ne realizzerà una replica con alcune
vistose varianti nota come La presentazione
di Maria al tempio, datata 1882 e ora nel tesoro della chiesa Madre di Erice (M. Vitella, Il
tesoro della Chiesa Madre di Erice, Trapani 2004, p. 16, fig. 2. Su Pietro
Croce si veda: http://www.trapaninostra.it/Foto_Trapanesi/Didascalie/Croce_Pietro.htm).
Per un aggiornamento sui dati biografici e sulle opere dell’Interguglielmi si rinvia ai due citati saggi
del Bongiovanni e della Scaglia.
[1]
G. Bongiovanni, Nuovi contributi a Elia
Interguglielmi, pp. 177-181, in Per
Citti Siracusano. Studi sulla pittura del Settecento in Sicilia, a cura di
G. Barbera, Messina 2012, p.179, fig. 4.
[2]
Ivi, p. 179.
[3]
E. Scaglia, Un riesame della prima
formazione di Elia Interguglielmi alla luce di nuovi apporti documentari,
in Per Citti Siracusano. Studi sulla
pittura del Settecento in Sicilia, cit., pp. 171-176.
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